innovazione
Originariamente unifamiliare, nasconde oggi due unità abitative da me studiate e progettate, con la collaborazione sinergica di ditte e maestranze locali, che hanno saputo conferire qualità e originalità ad ogni minimo particolare del disegno. La volontà di garantire privacy e godibilità degli spazi a più nuclei familiari mi ha infatti spinto a suddividere la grande villa in due unità indipendenti ma collegate fra loro, nel segno del comfort e della funzionalità, senza mai rinunciare all’eleganza e alla ricercatezza tipiche del design alpino.
Il risultato è un progetto articolato, che ha visto fra l’altro un importante intervento di riqualificazione energetica, resa possibile da moderne tecnologie che, senza snaturare il tradizionale aspetto estetico delle abitazioni ampezzane, garantiscono isolamento termico e un considerevole risparmio energetico.
Protagonisti, materiali innovativi come i sistemi di domotica o le nanotecnologie, che richiedono un maggiore sforzo a livello creativo-ideativo per essere impiegati preservando il patrimonio artistico-paesaggistico e culturale di questo territorio.
interior design
Prodotti isolanti di altissimo rendimento, come l’Aerogel di silicio, un gel nano-poroso con alta capacità di isolante e uno spessore di soli 3mm che consente di sfruttare al massimo lo spazio del sottotetto. Nonché infissi moderni e posati a regola d’arte, che permettono di ridurre i costi di riscaldamento, aumentare la coibentazione interna e progettare grandi vetrate con vista sulle Dolomiti, un tempo non contemplate per evitare la dispersione di calore.
Sviluppata su tre livelli, questa dimora tipicamente ampezzana svela un interior design studiato per una casa da vivere 365 giorni l’anno, con gli amici, con la famiglia, con i figli. Ho curato con attenzione ogni ambiente, ricercando per ciascuno uno stile unico, complementi d’arredo insoliti. L’area living, ad esempio, mostra un carattere estroso, portando in scena dettagli di design che non sfuggono allo sguardo, giochi di colore e di forme, sullo sfondo di un pavimento in rovere “opera prima” piallato a mano, spazzolato con ferro e asciato (utilizzato per tutta l’abitazione) e boiserie in legno di abete spazzolato e piallato a mano.
È il caso della seduta Juliet di Poltrona Frau: in pelle di colore rosso, richiama il sinuoso lampadario in vetro soffiato LU Murano e le stoviglie della cucina realizzata su misura, in cui domina il granito Imperial White, adottato per pavimento, top e alzata. In salotto, invece, l’immancabile caminetto in Pietra di Castellavazzo con finitura anticata ripropone uno degli elementi più caratteristici della tradizione costruttiva alpina: non solo fonte di calore, ma fulcro della casa, luogo di ritrovo e di convivialità. Un forte richiamo alla tipicità, insieme a tappeti e sgabelli in pelle di mucca e pelliccia, lampade in ferro battuto (da me disegnate e realizzate da artigiani locali), un tavolino in vetro sorretto da una scultura che ritrae un cervo, originale omaggio al bosco e alla fauna alpina. Ma è lì che la Poltrona Proust del designer Alessandro Mendini, in perfetto stile barocco, si insinua come elemento di piacevole contrasto, conferendo un dettaglio di stile esclusivo e contemporaneo alla zona relax/libreria.
Alzando lo sguardo, invece, a vigilare su originali contrasti di design, un soffitto lavorato a cassettoni con intagli e intarsi di impeccabile maestria artigianale riscopre l’autenticità e la magia delle lavorazioni tradizionali.
personalità
Forte personalità e brio si respirano anche nelle camere da letto, rigorosamente diverse l’una dall’altra e tutte con bagno privato, ricavate al primo piano dell’edificio. Dalle boiserie del soffitto, dipinte o intarsiate, ai richiami etnici, dalle pellicce, alle testate del letto di raso imbottite, dalle applique e abat-jour in ferro battuto, fino a un romantico dipinto di due putti inquadrato da una cornice in legno lavorata e dorata.
Ogni stanza parla un linguaggio proprio, esprime gusti diversi ma affini, dà sfogo alla creatività. Lo si evince dalla scelta dei tessuti e dei complementi d’arredo che arricchiscono rivestimenti in legno di abete spazzolato e piallato a mano, elemento peculiare della tradizione architettonica locale.
Mentre nei bagni è la pietra la regina indiscussa: colori e venature riscoprono la bellezza della natura, impreziosendo le pareti di docce e vasche idromassaggio con lastre di Onice Miele e di Onice Azul Macaubas dal forte impatto scenico, in abbinamento al prestigioso marmo Botticino levigato a mano e anticato, utilizzato per il top del lavello e il piatto doccia.
l’anima
Infine il sottotetto, un open space essenziale e moderno, un angolo riservato e accogliente che traduce la mia filosofia di sfruttare al massimo ogni spazio: dalla grande camera da letto con angolo relax, al bagno con doccia rivestita da lastre di Onice Verde e vasca in marmo Botticino levigato e anticato, per finire con uno spazio ad uso ripostiglio/guardaroba, indispensabile in una casa di montagna. Qui spicca la linearità del legno: le boiserie lasciano spazio alle travi del sottotetto e il mobilio riscopre la semplicità. L’ideale per un ambiente giovane e fresco, dedicato ai figli, dove non manca però l’anima ampezzana.