Interreg

La ristrutturazione di quest'attico ha fornito l'opportunità all'architetto Ambra Piccin e a Cortina Style di dimostrare una delle teorie a loro più care: lo stile ampezzano è esportabile con garanzie di alto successo in ogni contesto montano.

il progetto

Il progetto ha preso il nome di “Interreg”. L’ampia abitazione, infatti, è situata nel centro di Dobbiaco che, pur distando solo una trentina di chilometri da Cortina, appartiene geograficamente alla regione del Trentino.

La forbita ed elegante tradizione ampezzana si individua già nella strutturazione dell’ingresso con le porte decorate da geometrie, le specchiature dell’armadio dipinte, le lesene con capitello e la trabeazione in legno che sostiene la volta a vela in muratura. I toni armoniosi e accoglienti, mediati dai riflessi del legno d’abete lucidato, sottolineano il desiderio dei committenti di abitare spazi ricchi di tradizione e raffinati che permettano di accogliere calorosamente gli ospiti, ma anche di alloggiare i mobili antichi, loro passione. Nell’ingresso una nicchia contiene la statua lignea d’antiquariato dell’Arcangelo Michele.

le decorazioni

Il salone, rivestito dalla boiserie lineare con il soffitto a travature a vista nella zona spiovente o decorato con sobria ricercatezza, risulta multifunzionale e movimentato attraverso un gioco che lega e separa le sue zone per l’accentuarsi del colore rosso nelle tappezzerie, il pronunciarsi delle lesene e il variare della tipologia dei capitelli.

Vicino all’ingresso il divano ad angolo e la libreria, sotto lo spiovente la zona pranzo, dal tavolo vissuto e le sedie traforate dalla pregiata tecnica artigiana. Nella zona di fronte la stufa con panca, cuore caldo della casa di montagna, qui proposta in una variante a muletto che cita quelle settecentesche di Sfrutz sia nelle formelle con la raffigurazione del paesaggio locale, sia nel cerchio diviso a metà della lunetta in alto che riporta i monogrammi di Gesù e di Maria, sia nella decorazione floreale stilizzata e ripetuta.

In una nicchia raccolta, con finestra che affaccia sullo splendore del panorama, dove le linee della boiserie si fanno semplici e intime, trova collocazione l’inginocchiatoio antico autentico di legno intarsiato.

la tradizione

Ampia e luminosa, dal taglio più pratico e tecnologico, la comoda cucina caratterizzata dal ripiano di marmo levigato e dall’alzata in formelle rosse di maiolica, realizzate su disegno dell’architetto Piccin, che ha voluto riprodurre Dobbiaco, ricreando il centro del paese nel punto focale della casa.

Preziosa e signorile la scelta del cromatismo singolo a caratterizzare ogni ambiente, come nelle nobili e antiche dimore. La camera verde, la padronale, accosta all’ambrato della boiserie, in legno di abete piallato a mano e trattato a cera, il verde copiato dall’antica cornice di specchiera finemente restaurata, utilizzata come testata letto. Verde citato anche dalle tende in seta shantung e dalla lavorazione lisière delle trapunte.

Originale e personale interpretazione della tradizione da parte dell’architetto, invece, il soffitto che sfonda lo spazio con due gradoni dalle decorazioni geometriche, separati dall’intarsio verde, e con stella centrale.

il risultato

Nella camera rossa, la boiserie dal soffitto spiovente e l’armonia di rossi rimodulati dalla cornice e dal quadro di datazione tarda, alloggiano la scrivania intarsiata con seggiola.
Particolari le pitture di scene d’inverno nelle ante degli armadi realizzate da Paolo Barozzi, apprezzato pittore ampezzano, nella stanza singola e nei soffitti dei bagni.
Una casa che declina la tradizione mantenendo euritmia e che crea un ambiente serenamente accogliente tra le montagne di Dobbiaco, in puro Cortina Style.